Il Consiglio
Scientifico
L’Associazione integra tra i suoi organi il Consiglio Scientifico del Festival, il “cervello” che di anno in anno continua a proporre sempre nuovi e affascinanti programmi del Festival dello Spazio e del Festival Junior per le scuole.
Il Consiglio
Scientifico
Il Consiglio scientifico del Festival dello Spazio è composto da Anilkumar Dave, Fabrizio Fazzari, Enrico Flamini, Antonio Lo Campo, Franco Malerba, Massimo Morasso, Walter Riva, Sebastiano Serpico e Benedetta Valerio.
Ogni anno da otto anni, il Consiglio scientifico individua le parole chiave intorno alle quali orientare il programma, dà forma al palinsesto e, dal 2022 – in collaborazione con il SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca interdisciplinare) – decide tema, titolo e composizione della Giuria del Concorso interdisciplinare “Festival dello Spazio”, dedicato a giovani studenti e ricercatori.
Il Consiglio Scientifico del Festival dello Spazio è composto da:
Il Consiglio scientifico del Festival dello Spazio è composto da Anilkumar Dave, Fabrizio Fazzari, Enrico Flamini, Antonio Lo Campo, Franco Malerba, Massimo Morasso, Walter Riva, Sebastiano Serpico e Benedetta Valerio.
Ogni anno da otto anni, il Consiglio scientifico individua le parole chiave intorno alle quali orientare il programma, dà forma al palinsesto e, dal 2022 – in collaborazione con il SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca interdisciplinare) – decide tema, titolo e composizione della Giuria del Concorso interdisciplinare “Festival dello Spazio”, dedicato a giovani studenti e ricercatori.
Il Consiglio Scientifico del Festival dello Spazio è composto da:
Fabrizio Fazzari
Enrico Flamini
Franco Malerba
Massimo Morasso
Walter Riva
Sebastiano Serpico
Anilkumar Dave
Anilkumar (Anil) Dave ha iniziato la sua carriera come responsabile di progetti IT tra l’Italia, gli Stati Uniti e l’India per poi gestire progetti europei di R&S e Trasferimento Tecnologico (TT) rappresentando organizzazioni pubbliche (es. Min. Sviluppo Economico, Agenzia Regionale per l’Innovazione, ecc.) e private dedicandosi all’interazione tra ricerca e industria. Ha ideato, lanciato e diretto l’Unità “Innovazione e TT” presso l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) lavorando sui temi della New Space Economy, in particolare startup, risk finance e IPR, prima di diventare Open Innovation advisor del presidente e coordinatore del team OCSE di ASI. Ha fondato la prima società di advisory sulla Space Economy in Italia che lavora con regioni, enti pubblici ed aziende (incluse startup in Stati Uniti, Italia e Cipro). È membro del board di Global Entrepreneurship Network Space (USA) e advisor dell’osservatorio Space Economy del PoliMI oltre a Research Fellow dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Fabrizio Fazzari
Nato a Genova nel 1973, ha studiato Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Genova. Dal 1991 si occupa della promozione della cultura e del territorio. Per Busalla è stato Presidente del Centro Culturale Villa Borzino e Amministratore comunale (rieletto per cinque volte). È stato fondatore di associazioni culturali operanti nei settori cultura, arte, musica e promozione del territorio. È stato direttore editoriale della casa editrice “La Lontra” di Genova e consulente editoriale per diverse società editrici nazionali. Dal 2012 è editor senior presso Sagep Editori, storico marchio genovese. È autore di articoli di storia locale ed ha curato più di 500 pubblicazioni a carattere saggistico. Dal 2014 è Assessore alla Cultura del Comune di Busalla (aveva ricoperto lo stesso ruolo dal 1995 al 2004). È ideatore, organizzatore e promotore di numerosi eventi culturali, tra i quali il Festival dello Spazio.
Enrico Flamini
Nato a Roma il 9 agosto 1951. Sposato, una figlia.
Laureato in Fisica presso l’Università di Roma “la Sapienza” con una tesi sull’analisi di campioni lunari, è stato per anni ricercatore presso il Laboratorio di Planetologia dell’Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR e poi alla University of Sussex. Dal 1985 all’Agenzia Spaziale Italiana dove ha operato come Product Assurance per vari e poi come Program Manager di molte missioni scientifiche tra cui Cassini-Huygens, Mars Express, MRO, Juno. Attualmente è professore all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara per il corso di Solar System Exploration..
È stato rappresentante italiano in molti board internazionali di scienza ed esplorazione tra cui lo Science Programma Committee e Earth Observation Program Board dell’ESA, nel 2001 ha ricevuto la Medaglia d’oro della NASA per “Exceptional Public Service” e nel 2016 l’onorificenza di Officier de l’Ordre du Merit della Repubblica Francese. Vanta numerosi premi internazionali e ha prodotto oltre 100 pubblicazioni scientifiche e molte altre di divulgazione scientifica tra cui tre Libri. La IAU ha dato il suo nome all’asteroide 18099-Flamini.
Antonio Lo Campo
58 anni, da più di trent’ anni svolge attività di giornalista scientifico freelance, in particolare per il settore aerospaziale. Collabora con i quotidiani “La Stampa” e “Avvenire”, cura la sezione astronautica del mensile “Cosmon 2050” ed è collaboratore della “Rivista Aeronautica”. È autore e coautore di 14 libri, tra i quali Spazio, made in Italy e Luna, la prima Colonia (Ed. Express), Professione astronauta (Sagep), Saturn V, Operazione Luna, Hubble, un occhio nello spazio, Ritorno alla Luna (tutti per IBN). Ha preso parte a trasmissioni in TV e radio locali e nazionali, quasi sempre come ospite esperto su temi legati ai voli spaziali.
All’attività giornalistica, affianca quella di organizzatore o relatore di conferenze e convegni su temi di scienza e spazio. Ha incontrato e intervistato molti astronauti, compresi gli astronauti delle missioni Apollo e alcuni dei protagonisti delle prime missioni russe. Il 21 luglio 2023, come riconoscimento alla sua attività di giornalista e divulgatore per il settore Spazio, l’Unione Astronomica Internazionale ha nominato l’Asteroide 1988 Fd3 “Antonio Lo Campo”.
Franco Malerba
Nato a Busalla nel 1946, si è laureato in ingegneria elettronica e in fisica all’Università di Genova. È stato il primo astronauta italiano: ha volato nello spazio il 31 Luglio 1992 con lo shuttle Atlantis che portava in orbita la piattaforma tecnologica europea EURECA – 1 e il satellite italiano Tethered, portando alla ribalta internazionale la testimonianza dell’Italia della scienza, della tecnologia e dell’industria di punta. Ha poi lavorato in diversi ruoli e responsabilità nella ricerca e nell’industria di alta tecnologia, in Europa e negli Stati Uniti.
Massimo Morasso
È scrittore e comunicatore culturale. Nell’ambito delle sue attività di comunicazione si è occupato in particolare di tematiche scientifiche e ambientali, dando vita a numerosi progetti di edutainment. Ha allestito, co-ideato e/o diretto tre science center di ultima generazione, il Muvita di Arenzano (Museo Vivo delle Tecnologie per l’Ambiente), il Genoa Port Center e Wow! Genova Science Center. Nel 2001 ha scritto la “Carta per la Terra e per l’Uomo”, un documento di etica ambientale declinato in tesi che è stato sottoscritto anche da 5 premi Nobel per la Letteratura. Ha collaborato e collabora con il Festival della Scienza di Genova e con molte riviste, letterarie e non solo. Scrive da anni per Confindustria e sulle pagine culturali di alcuni quotidiani. Saggista e poeta fra i più accreditati in Italia, ha vinto dei premi importanti ed è stato tradotto in più lingue.
Walter Riva
È direttore dell’Osservatorio Astronomico del Righi di Genova e Presidente del Planetario Antikythera, che gestisce il Planetario del Righi e il Planetario di Imperia. Lavora all’Università degli Studi di Genova dove si occupa di eventi di divulgazione scientifica e di terza missione. Ha all’attivo decine di conferenze di astronomia e di osservazioni pubbliche guidate del cielo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste con una tesi sui Planetari. È associato all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fa parte del project-office della rete Prisma, un progetto di ricerca sulle meteore e i fenomeni dell’alta atmosfera. Scrive di astronomia per il Secolo XIX ed è direttore responsabile della rivista Cosmo2050.
Sebastiano Serpico
Ingegnere elettronico, è Professore Ordinario di Telecomunicazioni al DITEN dell’Università di Genova. I suoi attuali interessi di ricerca riguardano l’applicazione delle tecniche di analisi dei dati alle immagini satellitari. Coordinatore di progetto o responsabile di unità di ricerca in numerosi contratti di ricerca nazionali ed europei, è stato revisore di proposte di progetti per diversi programmi della Comunità Europea. È autore o coautore di circa 300 pubblicazioni scientifiche. Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti internazionali, l’ultimo dei quali è l’Education Award della IEEE Geoscience and Remote Sensing Society nel 2019. Ha tenuto seminari presso università e centri di ricerca di numerosi paesi. È membro dell’IEEE Society e della IAPR Society. Già componente del Senato accademico dell’Università di Genova, è Presidente di IANUA, la Scuola Superiore dell’Università di Genova.
Benedetta Valerio
Nata a Genova e cresciuta a Savignone e Busalla, ha conseguito la laurea magistrale in Fisica delle Interazioni Fondamentali e Astrofisica, con una tesi focalizzata sulla calibrazione dello spettrografo a infrarossi NISP a bordo di Euclid, missione spaziale dell’ESA dedicata alla ricerca di materia ed energia oscura. Nel 2015, ha iniziato il suo percorso nel campo dell’astronomia e divulgazione scientifica, unendosi allo staff dell’Osservatorio Astronomico del Righi e scrivendo per il blog online Bar Scienza.
Dal 2021, risiede all’Aia, nei Paesi Bassi, dove lavora nel Business Development & Marketing per Single Quantum, un’azienda high-tech specializzata nella produzione di detector quantistici a singolo fotone utilizzati in molteplici campi, tra cui Quantum Key Distribution, Deep Space Laser Communication e LiDAR. Il suo impegno nell’esplorazione spaziale la porta anche a contribuire come consulente volontaria per la start-up olandese Team Tumbleweed, focalizzata sulla creazione di innovativi payload commerciali per l’esplorazione della superficie di Marte.